Il rifiuto della diversità
"Il rifiuto della diversità e la resistenza al mutare delle coordinate storiche, culturali ed economiche rivelano una sorta di paura irrazionale; eppure queste coordinate si modificano continuamente, anche senza che siano oggetto di decisioni formali, come sempre è stato nella storia dell’umanità; l’unica differenza della nostra epoca è nella accelerazione dei tempi di cambiamento. Possiamo e dobbiamo allora scegliere tra la consapevolezza e l’ottusità, tra decidere di “governare” questi fenomeni o “rifiutarli” opponendovisi sistematicamente come se in ogni cambiamento si annidasse chissà quale attentato alla nostra identità, senza renderci conto che proprio questa costante paura è sintomo di una debolezza identitaria (...)".
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