Impercettibilmente
Corriamo il rischio di abituarci progressivamente alla lesione dell’idea di democrazia: piccole limature che, passo dopo passo, ci portano a considerare rinunciabili porzioni crescenti della nostra libertà e negoziabili valori e comportamenti che consideravamo intangibili. Le crepe sono a volte più perniciose dei crolli: una crepa tendiamo a trascurarla, un crollo non potremmo. Dovremmo forse sentire di più la responsabilità della “manutenzione” delle idee, reagire alla tentazione della passività, stabilire -almeno per noi stessi- il limite tra ciò che possiamo trascurare è ciò che non possiamo accettare. (...)
Il sociologo Tzvetan Todorov sosteneva che «uno degli insegnamenti del nostro recente passato è che non esiste rottura tra estremi e centro, bensì una serie di impercettibili transizioni. Se nel 1933 Hitler avesse detto ai tedeschi che dieci anni dopo avrebbe sterminato tutti gli ebrei d’Europa, non avrebbe mai vinto le elezioni, come invece accadde. [...]









