La trappola della delusione
Gli stessi sentimenti che dovrebbero e potrebbero alimentare una nostra reazione: l’indignazione, la solidarietà, la paura, il desiderio di non subire passivamente gli eventi... ci appaiono estemporanei e volatili. Avremmo bisogno di poterli collegare a qualcosa di solido e razionale, di farli confluire in un progetto comune che li valorizzi, li riscatti dalla volatilità e li renda concreti ed efficaci: in una parola abbiamo bisogno di politica.
Ci siamo lasciati a luglio con Draghi stabile a palazzo Chigi, la pandemia quasi alle spalle, la guerra che registrava la difficoltosa avanzata russa in una Ucraina stremata. Ci ritroviamo oggi in un altro film: giovedì si insedia un nuovo parlamento saldamente controllato da una coalizione di centro-destra, Giorgia Meloni è stata promossa a suon [...]