La via dolorosa
Ci sono situazioni, come i tragici eventi di questi giorni in Israele e a Gaza, di fronte alle quali le parole non bastano, spesso non servono e a volte sono dannose. La maggior parte delle parole che ascoltiamo, leggiamo e pronunciamo finiscono -malgrado le buone intenzioni- per essere classificabili come sterili esecrazioni o generiche speranze tanto condivisibili quanto infondate. Ci può forse aiutare la consapevolezza che non è la prima volta che la storia attraversa un momento così buio da non lasciar intravvedere neppure una via d’uscita, eppure -sebbene con costi umani altissimi- ne siamo usciti. Forse -come fa dire Orwell al protagonista del suo romanzo- "Non è tanto restare vivi, quanto restare umani che è importante".
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