La BUSSOLA delle politiche partecipate – Giornale online dell’Associazione Amici per la Città Onlus

Amedeo Piva

/Amedeo Piva
­

Autore: Amedeo Piva

Non ci sono dettagli sull'autore.
Ad oggi Amedeo Piva ha pubblicato 608 articoli.
  • Medaglia di GIANO

La terza faccia della medaglia

Occorre restituire alla “realtà” la centralità che merita, consentirle di tornare in gioco, ricollegarla alla genesi del consenso, evitare che la dinamica politica di sviluppi solo sull’asse consenso/potere, come se la realtà fosse una trascurabile questione che sarà comunque possibile manipolare, ritoccare e rivendere nella versione più conveniente. Dalla realtà non si può prescindere all’infinito: prima o poi presenta il conto.

 

Lo sanno tutti che le medaglie hanno due facce e -nelle società di qualunque luogo e tempo- le due facce che inevitabilmente si incontrano o si scontrano,  si logorano o si rigenerano, coincidono o si divaricano sono il potere e il consenso.  Il potere senza consenso si regge sulla sopraffazione, il consenso senza potere cerca [...]

AUTORE |30 novembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì, Primo Piano|
  • MAPPE di SPERANZA2-pic

Disegnare mappe di speranza

Se c’è una cosa che oggi sembra essersi eclissata è la speranza. Ma se c’è una cosa della quale proprio non possiamo fare a meno, questa è proprio la speranza. E’ solo la speranza a darci l’orizzonte della sensatezza, solo se abbiamo una speranza possiamo sentirci “in cammino”. Senza speranza una cosa vale l’altra, tutto si appiattisce e anche il tempo perde profondità: si finisce per vivere di istanti, senza alcuna prospettiva progettuale e -conseguentemente- sempre più ripiegati su noi stessi. Dovremmo educare, ma soprattutto rieducarci, alla speranza (...)

 

Se c’è una cosa che oggi sembra essersi eclissata è la speranza.  Gli scenari di guerra si rincorrono e si rigenerano come un’oscena replica di orrori; la cronaca, intrisa di violenza e di disprezzo della vita, si ripete quotidianamente al punto che non riusciamo più a distinguere un crimine dall’altro; istituzioni nazionali e internazionali che [...]

AUTORE |24 novembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • WhatsApp Image 2025-11-17 at 08.51.01

Meritare il merito

C’è un tipo di merito che può e deve essere valutato nel corso della vita e del lavoro, non per la sua dimensione etica (se l’è meritato!) ma perché fondato su elementi concreti e verificabili: competenza, capacità, efficacia, esperienza, responsabilità. E’ questo il merito “concreto” per il quale alcune persone sono -o dovrebbero essere- scelte per fare un certo lavoro, avere certe responsabilità e “meritare” una retribuzione adeguata al livello di competenza e responsabilità necessario per svolgerlo bene. (...)

 

Sta diventando un vezzo -da parte di alcuni governi- quello di cambiare il nome di un ministero per caratterizzare la “piega” che si intende dare alla sua funzione, illudendosi forse che cambiando l’etichetta alla bottiglia il vino diventi migliore. A volte il cambiamento è talmente sfrontato che non lascia dubbi sulle intenzioni di chi lo [...]

AUTORE |17 novembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì, Primo Piano|
  • Impercettibilmente PIC

Impercettibilmente

Corriamo il rischio di abituarci progressivamente alla lesione dell’idea di democrazia: piccole limature che, passo dopo passo, ci portano a considerare rinunciabili porzioni crescenti della nostra libertà e negoziabili valori e comportamenti che consideravamo intangibili. Le crepe sono a volte più perniciose dei crolli: una crepa tendiamo a trascurarla, un crollo non potremmo. Dovremmo forse sentire di più la responsabilità della “manutenzione” delle idee, reagire alla tentazione della passività, stabilire -almeno per noi stessi- il limite tra ciò che possiamo trascurare è ciò che non possiamo accettare. (...)

 

Il sociologo Tzvetan Todorov sosteneva che «uno degli insegnamenti del nostro recente passato è che non esiste rottura tra estremi e centro, bensì una serie di impercettibili transizioni. Se nel 1933 Hitler avesse detto ai tedeschi che dieci anni dopo avrebbe sterminato tutti gli ebrei d’Europa, non avrebbe mai vinto le elezioni, come invece accadde. [...]

AUTORE |10 novembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Darfur-PIC

Guerre lontane, effetti vicini

Giovedì scorso la Farnesina ha rilasciato questo comunicato: “La caduta il 26 ottobre di El Fasher, nel Darfur settentrionale, nelle mani delle Forze di Supporto Rapido (RSF), segna un drammatico aggravamento della già devastante guerra civile in Sudan, con conseguenze umanitarie potenzialmente catastrofiche.” Sicuri che si tratti solo del “solito” marginale conflitto africano? E’ cronaca lontana o ci riguarda in qualche modo da vicino? (...)

 

Giovedì scorso la Farnesina ha rilasciato questo comunicato: “La caduta il 26 ottobre di El Fasher, nel Darfur settentrionale, nelle mani delle Forze di Supporto Rapido (RSF) dopo un assedio durato oltre 18 mesi, segna un drammatico aggravamento della già devastante guerra civile in Sudan, con conseguenze umanitarie potenzialmente catastrofiche.” Sicuri che si tratti solo [...]

AUTORE |3 novembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Madonne inattese

Madonne inattese

A differenza di improbabili apparizioni settimanali sulle rive del lago, questa volta c’è una ”apparizione” della madonna ben definita e niente affatto inquietante. Di straordinario c’è solo il luogo in cui è avvenuta, un luogo che difficilmente ci saremmo aspettati: la metropolitana di Teheran. (...)

 

A differenza di improbabili apparizioni settimanali sulle rive del lago, questa volta c’è una ”apparizione” della madonna ben definita e niente affatto inquietante. Di straordinario c’è solo il luogo in cui è avvenuta, un luogo che difficilmente ci saremmo aspettati: la metropolitana di Teheran. La linea 6 della metro -una delle più moderne e frequentate [...]

AUTORE |27 ottobre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • amnistia

Il modello del ’46

Si fa fatica a credere davvero che l’accordo firmato la settimana scorsa sia durevole: ci sono la profondità della diffidenza reciproca, la radicalizzazione delle posizioni estreme da entrambe le parti, l’indeterminatezza dei passi successivi, il sangue che ancora non si è asciugato. Non è la prima volta nella storia che tragedie di questo tipo si verificano e -ciò nonostante- conflittualità identitarie apparentemente insanabili hanno a volte trovato, se pur con estrema fatica e aspri contrasti, un modo per uscirne, quando -all’interno delle parti in gioco- qualcuno si è convinto che la spirale di vendette reciproche non si sarebbe mai esaurita spontaneamente e ha avuto il coraggio di proporre una cesura netta proponendo di mettere un punto, voltare pagina e ripartire da capo. (...)

 

Esattamente una settimana fa, lunedì 13 ottobre, veniva firmato a Sharm el-Sheikh l'accordo nel quale si afferma che una pace duratura "sarà una pace in cui palestinesi e israeliani potranno prosperare, vedendo garantiti i propri diritti umani, la propria sicurezza e la propria dignità". Eccellenti premesse ed obiettivi! Tutti ovviamente ci auguriamo che l’accordo sia [...]

AUTORE |20 ottobre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Fra diritto e privilegio

Fra diritto e privilegio

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Sappiamo bene però che non basta affermare un diritto costituzionale perché si realizzi concretamente: la sua effettiva fruibilità dipende dalle risorse economiche che lo sostengono, dalla priorità che ad esso viene riservata dal governo quando -in sede di legge finanziaria- le risorse disponibili vengono allocate nei diversi capitoli di spesa, e dagli interessi che si intrecciano nella sua attuazione. Si tratta di decidere se la salute è un bene negoziabile e se curarsi quando si sta male è un esigenza comprimibile (...)

 

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”: conosciamo tutti a memoria questo articolo 32 della Costituzione, facciamo però fatica a continuare a crederci quando -al telefono con il CUP per prenotare una visita o un esame diagnostico- ci sentiamo rispondere che “ci sarebbe [...]

AUTORE |13 ottobre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Indipendenza della magistratura

Ci sarà pure un giudice a Berlino

La fiducia che, per quanto le prepotenze e le ingiustizie possano sembrare schiaccianti, ci potrà essere sempre un giudice onesto capace di far prevalere il diritto sulla forza è alla base della convivenza democratica: se questa fiducia viene meno perché la corruzione o il timore di dispiacere al potere politico condizionano la magistratura, viene meno un cardine essenziale dello stato di diritto nel quale anche il soggetto più debole può trovare giustizia contro il più potente, se ha la legge dalla sua parte. Che si tratti di un banale dissidio condominiale o di un delicato conflitto tra stati, il patto implicito che regge il diritto di rivolgersi a un “terzo” che giudichi la controversia, si basa sul riconoscimento da entrambe le parti dell’autorità e della terzietà del giudice.(...)

 

Nel 1770 a Potsdam, nei pressi di Berlino, c’era un mulino affittato al mugnaio Arnold. Il mulino utilizzava le acque provenienti da un fiume della zona. Un certo Barone von Gersdorf, proprietario dei terreni attraversati dal fiume, deviò gran parte della portata del fiume per costruire un lago artificiale e farne una pescheria. Il mulino [...]

AUTORE |6 ottobre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • choice

Il coraggio di dubitare

Nell’arena digitale emerge con chiarezza la difficoltà sempre più evidente a mantenere uno spazio di discussione in cui il dissenso non si trasformi automaticamente in scontro, in cui la complessità non venga subito ridotta a slogan, e in cui la realtà non debba per forza essere piegata alle esigenze di una tesi. Purtroppo però il virus non è attivo solo nell’arena digitale, le sue perniciose conseguenze finiscono per contagiare le stesse relazioni personali, addirittura quelle amicali e collaudate dal tempo. Ma vogliamo poter ragionare dei contenuti senza mettere a rischio la relazione, vogliamo poter discutere senza che il giudizio sulle opinioni diventi giudizio sulle persone. Vogliamo il rispetto del dubbio come metodo: il dubbio non è una minaccia, non è una fragilità: è ciò che ci impedisce di pietrificarci, che mantiene la nostra ricerca viva e aperta.

 

Circola da qualche tempo un pericoloso virus dal quale è difficile difendersi. Si manifesta in modo apparentemente innocuo e i sintomi sono quasi sempre letti come una postura virtuosa: quella che assumiamo quando -di fronte ad un evento grave e conflittuale- scegliamo da che parte stare (ovviamente quella che sembra giusta a noi) per poi [...]

AUTORE |29 settembre, 2025|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|