La corsa  dei  Social Network e la fatica della tv

La televisione è meno importante di ieri. Arriva sempre “dopo”, limitandosi a certificare quanto accaduto. (Paolo Garimberti)

“Siamo cresciuti dentro un’idea di onnipotenza della televisione. Questa onnipotenza sta finendo: la tv oggi è meno generalista, più segmentata. Una volta era un pulpito. Con la rete oggi c’è maggiore trasversalità”. (Marco Follini)

Statale uguale pubblico?

“La “televisione di Stato” non coincide con quella “pubblica”. La prima era quella del PCUS, la seconda è, ad esempio, la BBC”. (Paolo Garimberti)

Dopo Ruby…

“Un appunto che faccio a Berlusconi. Era partito con una bella frase: il teatrino della politica. E c’è finito dentro anche lui”. (Fedele Confalonieri)

La società della poca conoscenza

“Un problema drammatico per il Paese è la crisi della società della conoscenza. L’Italia spende pochissimo, circa l’1-2% del Pil in ricerca e sviluppo, così come spende percentuali irrisorie per la scuola. Nel Paese, solo il 3% degli studenti ha passaporto straniero, ben al di sotto della media dei Paesi OCSE, pari al 10%”. (Marc Lazar)

Mani libere

Questa riforma della giustizia esprime il desiderio di passare da “Mani pulite” a “Mani libere”. (Francesco Greco)

Fiato corto

Nel Paese sono in atto cambiamenti sociali molto profondi. Oggi la politica è amministrazione dell’esistente, non c’è capacità di programmazione dell’avvenire”. (Nando Pagnoncelli)

Strategia d’attacco

Una proposta: scorporare Snam Rete Gas da Eni e fonderla con Terna, perché diventino un grande player, leader nella gestione delle reti. È un’operazione di attacco. Abbiamo la necessità di un governo che crei strumenti adeguati sul piano finanziario e politico-industriale. Non abbiamo bisogno di misure che ci facciano scendere i gradini più lentamente. Dobbiamo salire”. (Enrico Letta)