Caro Amedeo,

la tua analisi è vera, ma non mi intristisce. Al limite mi stimola nel desiderio di rimboccarci le maniche, di tenere occhi e orecchie aperti, un filo di sana indignazione.

Ma la Speranza quella no, non me la toccare!

E se ti venissero dubbi prova a guardare alla nostra storia recente: guerra, dopoguerra, stragi di stato, la paura di uscire da scuola e di prendere le botte dai fasci, Valerio Verbano, il giudice Amato, e potrei andare avanti, e per ogni periodo storico, avremmo potuto scrivere la tua amara riflessione “Istituzioni debolissime, economia dissestata, politica incapace di rigenerarsi. E ancora, partiti liquefatti, populismo e pressappochismo dilaganti, media scatenati”.

Io penso invece che siamo andati avanti, e molto, e ogni anno il nostro Paese è più bello e civile. Lo “scossone 5 stelle” se sapremo leggerlo e farci i conti potrebbe essere una buona cosa: certo, mi preoccupa la incapacità di governare, e solo la voglia di strillare e fare opposizione. Di distruggere piuttosto che costruire. Ma concordo con Severgnini che scrive sul Corriere della sera (LINK):

L’incertezza ha un costo, e lo stiamo già pagando. Se la strategia di Grillo è aumentare quest’incertezza, far crescere quei costi, provocare altre macerie economiche e politiche, lo dica. Chi ci rimarrà sotto, almeno, saprà chi ringraziare”.

Io penso che ancora una volta l’Italia saprà rinascere dalla macerie più bella. È la storia che ce lo insegna, ed è il nostro dovere che ce lo impone.

Se il movimento di Grillo riuscirà a portare un po’ di aria pulita laddove nemmeno il pd è mai riuscito: nomine per merito e non per spartizioni, retribuzioni coerenti al lavoro svolto, sarà una cosa buona. Sarebbe ottimo se ci fosse un solo “gruillino” ops scusa, “grillino” in ogni commissione parlamentare, in ogni segreteria di governo. Non per bloccare, ma per controllare. Se nel frattempo il PD si sveglia e cambia le regole del gioco, e magari conta fino a venti prima di candidare nelle proprie liste personaggi pieni di voti (pure Fiorito ne aveva tanti) ma che giravano con le cravatte firmate “S.B.” quando pochi anni fa erano capigruppo di forza italia al comune, o quando magari, provocando l’ilarità generale di sindaco, consiglio e giornalisti, scambiavano Tommaso Moro con Aldo Moro (LINK), sempre ovviamente con la casacca di Forza Italia.

Quando il pd saprà scegliere i suoi candidati (attendo con ansia di sapere chi si proporrà come Sindaco) e i suoi Assessori, (non posso dimenticare chi faceva affari davanti alla pajata, o chi, da Assessore regionale, non conosceva neppure le più elementari regole della grammatica italiana, tutti del PD! E se non capiremo che o si cambia o si muore…).

Caro Amedeo, io continuo a sperare, con la certezza che anche stavolta il cambiamento arriverà. E che i miei figli vivranno in mondo ancora più bello. Io ce la metterò tutta per costruirlo e tu e persone come te lo hanno fatto finora… Spes contra spem!