La BUSSOLA delle politiche partecipate – Giornale online dell’Associazione Amici per la Città Onlus

La bussola – giornale on line

/La bussola - giornale on line
­
  • sasso-piuma

Non è un paese per deboli

E’ un errore interpretare il concetto di inclusività come sinonimo di assistenzialismo passivo: una società forte non si limita a "prendersi cura" dei deboli, ma crea le condizioni per permettere loro di esprimere il proprio potenziale, trasformando quella che potrebbe essere vista come una fragilità in una risorsa. Forza e debolezza non si annullano a vicenda: sono parte di un equilibrio dinamico. I concetti di forza e debolezza non sono assoluti, né hanno lo stesso senso se riferiti al corpo o alla mente, all’affermazione di se stessi o al prevalere della relazione, all’individuo o alla comunità. (...)

 

In tempi in cui si può essere eletti presidenti degli Stati Uniti ripetendo all’infinito -come una giaculatoria- “Make America Great Again!”, la forza e la grandezza stanno tornando ad essere qualità virtuose ed ambite. E non solo negli Stati Uniti. Nulla da ridire sulla forza e sulla grandezza, basta mettersi d’accordo sul significato delle parole: [...]

AUTORE |2 dicembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Colpevole percepito

Il colpevole percepito

La tesi, sostenuta e ribadita in ogni circostanza, che l’immigrazione sia la causa -diretta o indiretta- di ogni problema sociale è ormai una ossessione costante della Lega e non solo: una ossessione che “paga” in termini elettorali più di ogni altra, perché risponde alla paura che essa stessa genera e alimenta quotidianamente. ... “Un buon capro espiatorio vale quasi quanto una soluzione” (...)

 

Basta un minimo di analisi lessicale (osservare i termini utilizzati, il loro accostamento, la genericità dei nessi causali) a capire quanto sia velenosa l’insinuazione del Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara sull’aumento dei femminicidi, causato -a suo dire- «anche da forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale».  L’affermazione -con un’elegante [...]

AUTORE |25 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Mattarella a Pechino

Lungimiranza

Definiamo lungimirante una persona che guarda e vede lontano nel tempo, che prevede con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri; o anche chi mira a uno scopo lontano e agisce in modo da crearsi le condizioni favorevoli per conseguirlo. Queste oculistiche riflessioni mi sono venute alla mente seguendo -la scorsa settimana- il significativo viaggio del presidente Mattarella in Cina. E’ strano -ho pensato- che un vecchio (Mattarella ha quasi 84 anni!) si preoccupi del futuro a lungo termine molto più dei politici giovani che quel futuro dovrebbero considerare importante e prioritario! (…)

 

9Definiamo “miope” chi ha una ridotta capacità di mettere a fuoco ciò che è lontano e -proprio per questo- l’aggettivo è spesso utilizzato in senso figurato per cui il miope diventa il non lungimirante, l’ottuso, il non perspicace. Definiamo “miope” la scelta poco avveduta, che non tiene conto delle future evenienze o il perseguire una [...]

AUTORE |18 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Attraversare un labirinto+Pavese

I due paradigmi

La rinascita tumultuosa del paradigma che privilegia l’eliminare sull’includere, non riguarda solo ambiti circoscritti, ma sembra affermarsi brillantemente anche in contesti più generali a livello nazionale e internazionale. E’ la logica di chi ritiene di poter risolvere i conflitti economici e politici distruggendo -anche fisicamente- l’avversario, di poter generare o fermare guerre “in un solo giorno”, annettersi impunemente territori, deportare milioni di persone sgradite, sovvertire e controllare i meccanismi istituzionali che garantiscono gli equilibri democratici…, è la logica -elettoralmente vincente- di quel potere carismatico in cui milioni di elettori finalmente si riconoscono e grazie al quale si sentono liberati, senza più temere alcuno stigma. (...)

 

Non è neanche una questione di metodo, è una questione di maturità. Anche un bambino sa battere i piedi e dire no, un adulto dovrebbe invece sapere che -quasi sempre- la realtà se ne frega dei tuoi no e che i problemi non si risolvono evitandoli, ma solo affrontandoli e attraversandoli. I problemi sociali non [...]

AUTORE |11 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • THIRDpic-La violenza e il giudizio della storia

La violenza e il giudizio della storia

Ernesto Galli della Loggia sostiene che "anche la democrazia europea occidentale è nata dalla vittoria riportata dai «buoni» contro i «cattivi» in una guerra terribile in cui il maggior numero dei morti non si è verificato tra i soldati ma tra i civili" e, se oggi la violazione del Diritto Internazionale Umanitario ci appare inaccettabile, è perché “il giudizio da storico-politico si è tramutato in giudizio etico-giuridico”. A me sembra invece che aver tratto insegnamento dalle tragedie della storia ed essere faticosamente riusciti a portare il giudizio sul piano etico/giuridico (regole, trattati, leggi internazionali condivise) sia quanto di meglio ci siamo inventati proprio per evitare di limitarci a constatare a posteriori i danni prodotti dalla violenza. (...)

 

Nel suo recente editoriale dal titolo “La violenza e il giudizio della storia” (QUI), Ernesto Galli della Loggia si chiede “può un Paese democratico -sia pure nel corso di una guerra- usare la violenza in modi che spesso appaiono smisurati e perciò crudeli?”. Con un’ampia ricognizione storica il professore ricostruisce un quadro davvero inquietante: “la [...]

AUTORE |4 novembre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Moussa-VR

Razzismo inconsapevole, una storia comune

Domenica 20 ottobre, davanti alla stazione di Verona, un poliziotto ha ucciso con un colpo di pistola Moussa Diarra, un ragazzo maliano di 26 anni. E' solo l’ultimo drammatico fotogramma di una storia, senza conoscere la quale anche questa morte finirebbe nel cesto della cronaca nera e perderemmo il contesto, il senso, le cause, le assurdità procedurali… insomma tutto quello che può davvero aiutarci a capire e ad evitare che gli errori si perpetuino. Ha senso continuare a collezionare solo gli ultimi fotogrammi senza conoscere le storie di cui essi sono l’epilogo?

 

Domenica 20 ottobre, davanti alla stazione di Verona, un poliziotto ha ucciso con un colpo di pistola Moussa Diarra, un ragazzo maliano di 26 anni. Cosa sia successo esattamente è ancora da chiarire, per ora si sa che l’agente della polizia ferroviaria coinvolto è indagato per eccesso colposo di legittima difesa e che si stanno [...]

AUTORE |28 ottobre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Definire il confine

Definire il campo del possibile

Siamo abituati a considerare l’inevitabilità una sorta di sciagura, una resa, una disfatta. Ma -al contrario- la consapevolezza dell’inevitabilità è un passaggio estremamente positivo: ci aiuta a definire il campo di ciò che è possibile cambiare, ci risparmia inutili delusioni e ci spinge a concentrare le energie su ciò che possiamo ragionevolmente sperare che accada. Tuttavia identificare ciò che è davvero inevitabile è meno facile di quanto sembri...

 

Qualche anno fa mi è capitato di leggere un cartello esposto nella portineria di un condominio: “Se c’è rimedio perché ti arrabbi? se non c’è rimedio perché ti arrabbi?”, un adagio popolare di cui sorridere, ma del quale è difficile contraddire la logica: spesso il problema non è negli eventi, è in come noi ci [...]

AUTORE |21 ottobre, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • mani che si stringono

CITTADINANZE. Dalla città dei ragazzi allo ius scholae.

La “Città dei Ragazzi” ha aiutato oltre cinquemila ragazzi, provenienti da oltre 20 paesi, a diventare adulti responsabili attraverso il metodo dell’autogoverno; è una realtà importante della città che molto ha detto è molto avrà da dire in merito all’inserimento nella società di chi -benché in situazione marginale- si sente parte di una comunità, ne condivide i valori e vuole appartenervi. Il prossimo 18 settembre, la Città dei Ragazzi si ripropone alla città con il convegno “Cittadinanza, Democrazia, Pace”, un’occasione per approfondire l’intrinseca connessione fra i tre concetti e le prospettive di lavoro che attendono chi si occupa di educazione dei giovani.

 

Quando quasi ottanta anni fa, nella Roma del dopoguerra, Mons.J.Patrick Carrol-Abbing iniziò ad occuparsi dei ragazzi soli e in difficoltà per consentire loro di inserirsi nella società, probabilmente non era particolarmente preoccupato degli aspetti formali e giuridici legati alla cittadinanza; gli interessavano molto di più quelli sostanziali: la capacità relazionale, il rispetto degli altri, il saper gestire le [...]

  • Costruire speranze future

Costruire speranze fondate

E il futuro come sarà? La verità è che nessuno ne ha idea -come per la maggior parte delle cose!- ma non conoscerlo non ci autorizza a disperare, né a scivolare in uno sterile ottimismo di maniera o a disinteressarcene rinchiudendoci nella nostra privata comfort-zone. Non conosciamo il futuro -è vero- ma non per questo dobbiamo rinunciare ad immaginarlo, a fare ipotesi, a vedere se possiamo in qualche modo dare il nostro contributo a modificarlo. Possiamo e dobbiamo ragionare facendoci guidare non solo dai nostri desideri e dalle nostre emozioni, ma cucendo tra loro pazientemente argomenti, fatti, logica e buon senso: un lavoro che non serve solo a prepararci più consapevolmente al futuro, ma anche -e soprattutto- a vivere meglio il presente.

 

ASCOLTA L'ARTICOLO QUI   Siamo ad inizio giugno con l’estate davanti, il periodo che una parte del nostro inconscio si ostina a considerare la stagione delle vacanze, il momento “magico” in cui  non c’è scuola, i ritmi sono più lenti, il lavoro è interrotto dalle ferie… forse qualcuno ricorda i “governi balneari”, una sorta di [...]

AUTORE |3 giugno, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|
  • Manifestazione-Georgia per UE

Il bivio

Dobbiamo scegliere quale strada intraprendere. Possiamo scegliere quella che porta all’integrazione definitiva, verso un’Unione europea dove il termine «unione» non sia un semplice auspicio a cui tendere, ma una realtà da vivere quotidianamente in ogni ambito. Oppure possiamo scegliere – o anche solo lasciar crescere la tendenza – verso la disgregazione, cioè quell’idea di nazionalismo che si nutre di veti e di capri espiatori, che guarda indietro e non avanti, che non vuole vedere nei nostri paesi vicini delle regioni di una stessa entità federale. Nel nuovo Parlamento europeo serve un cambio di passo per raggiungere quella sovranità condivisa necessaria a difendere i nostri valori e il nostro ruolo nel mondo. Un compito importante e delicato da non affidare a qualcuno da cui non compreremmo una macchina usata. Sarà il caso di scegliere persone con la testa sulle spalle e con buone idee nella testa.

 

ASCOLTA L'ARTICOLO QUI   Noi cittadini dell’Unione Europea siamo 450 milioni, abitiamo in 27 stati e parliamo 24 lingue ufficiali diverse: bulgaro, ceco, croato, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, svedese e ungherese. Considerando che spesso -pur parlando la stessa lingua- non [...]

AUTORE |26 maggio, 2024|La bussola - giornale on line, Newsletter del lunedì|