Un amico è qualcuno con cui hai condiviso convinzioni e percorsi, scambiato idee, costruito progetti; qualcuno di cui hai apprezzato l’intelligenza e la coerenza; qualcuno al quale puoi sempre chiedere un consiglio, un aiuto, un commento, una battuta.

Pier Luigi Malesani era un amico e sabato ci ha lasciato.

Quando, negli anni ’80, ero presidente della FOCSIV, Malesani era Responsabile dei programmi di formazione della Cooperazione Italiana alla Farnesina: riferimento per la dimensione culturale dei nostri progetti e, in particolare, per la cooperazione in Africa doveva aveva lavorato come capo progetto della Università Nazionale Somala. Anche negli anni seguenti, prima all’IRI e poi alla RAI come direttore delle Relazioni Internazionali, non ha mai fatto mancare la sua amicizia e la sua vicinanza al mondo del sociale e della cooperazione;  preziosa la sua collaborazione anche nelle attività di Amici per la Città.

Quando se ne va un amico non ci resta solo il suo ricordo: ci resta quello che ci ha dato, quello che abbiamo condiviso con lui e la consapevolezza che una parte di noi porta la sua firma. Non siamo solo quello che abbiamo voluto, siamo anche il frutto delle relazioni che abbiamo vissuto e dei valori che abbiamo saputo condividere.

Se ne è andato un altro amico e una volta di più percepiamo che il flusso della vita ci trascende. Facciamo la nostra parte in una storia che abbiamo trovato e che continuerà dopo di noi, una storia in cui abbiamo il diritto e il dovere di dire la nostra e di portare il nostro contributo; piccolo o grande non importa, purché dalla parte giusta. Capire quale sia questa parte è spesso il compito più difficile.

L’addio a questo amico cade la settimana di Pasqua, la settimana in cui celebriamo insieme la vita e la morte per ricordarci che esse sono inestricabilmente unite ma anche che, tra le due, una è la vincente.

 

Nella foto: Pier Luigi Malesani con Amedeo Piva durante un convegno nel 2010