Dopo le primarie dello scorso 19 febbraio, ci siamo interrogati sull’effettivo rapporto tra cittadini e politica. Una domanda che mai come oggi è diventata urgente, complici il delicato momento che il Paese sta attraversando e la lentezza con cui i partiti italiani si muovono per trovare risposte. Ma a fronteggiare le “verità complesse” che caratterizzano questa età adulta dell’Italia sembrano far fatica un po’ tutti: il rischio è quello di ritrovarsi, come ha notato ieri con la consueta lucida pensosità Giuseppe De Rita, a ingrossare le fila del popolo degli “spiazzati” (rassegna.governo.it/testo.asp?d=80009600).

Pubblichiamo allora alcuni dei numerosi commenti che sono arrivati alla newsletter di Amedeo, con l’impegno di dare spazio nel corso delle prossime settimane alle tante voci degli amici di Praxis che hanno animato questo vivace dibattito. Molto diverse nei contenuti, ma tutte accomunate da una richiesta forte: dentro ai partiti e nella società civile, serve un segnale di discontinuità netto, immediato, con il vecchio modo di affrontare i problemi. Quello cioè di chi, non volendo scegliere, ha confidato troppo a lungo in un impossibile “galleggiamento”.

 

“Condivido senza riserve  le considerazioni della consigliera. Gli attuali partiti  sono  sempre più  caratterizzati  da personaggi che nel corso degli anni, recenti e meno recenti, hanno trascurato il bene comune e  si sono caratterizzati  come portatori di antipolitica e antistato squalificando in tal modo la vera politica  (altro che Beppe Grillo !). Personaggi che si autoperpetuano da decenni attraverso  accordi trasversali  tra sinistra, destra e organizzazioni criminali (per organizzazioni criminali intendo anche  la criminalità amministrativa della cui nascita e proliferazione  sono stati  e sono responsabili ). Personaggi politici  su cui  pesa  la responsabilità del tracollo economico, sociale  e morale del nostro paese.  Sono più che convinto,  ormai da tempo, che la battaglia per un vero  rinnovamento della politica  vada  condotta al di fuori degli attuali partiti attraverso le liste civiche le uniche forse ancora  in grado di selezionare la classe dirigente dei futuri  partiti”. (Giulio)

 

“Come diceva De Gasperi,  politico di grande mente, la politica o la si fa o la si subisce. Credo che la risposta a tanti dubbi sia proprio questa: un partito è credibile quando ha una linea programmatica precisa e condivisa. Chi se ne sente parte deve contribuire in modo coerente meritando credibilità, non per mero protagonismo personale, perché il cittadino della porta accanto è stanco di arene, di comizi ad personam, di promesse e di ripensamenti, di “spifferi e correnti”. Impariamo dunque ad essere coerenti, meno ipercritici e più costruttivi cercando di trovare il punto di incontro per crescere insieme in un partito che pur fatto di diverse anime, possa rappresentare alla gente idee e futuro possibili”. (Gabriella)

 

Alla consigliera: deve sicuramente aver speso molte energie negli ultimi tempi e adesso si trova scarica e scoraggiata, ma devo dire alla consigliera che la politica è anche mediazione, è lotta forte di contrapposizione di idee, e se si spendono energie pensando al bene comune, sono energie ben spese. Purtroppo i vecchi costumi della politica sono come un albero di frutti quando sono maturi, non cadono lontano dall’albero. La cosa importante cara consigliera è far si che questi frutti marci non mettano radici, altrimenti produrranno frutti tarati e non genuini. Penso che tu debba continuare a denunciare, magari con nome e cognome per evitare che certi politici frutti mettano radici.

Al tuo amico anonimo: forse occorre rivedere la meccanica del mulino perché vetusto e tecnicamente obsoleto rispetto alle esigenza della società attuale oppure perché  la falda idrica nella quale pesca è inquinata. Comunque visto che è difficile rigenerare il mulino, direi che la cosa migliore è fare un nuovo pozzo, mettere su un nuovo mulino, individuare una falda di grossa portata(gente) e di qualità (e di gente con idee serie e con voglia di fare, ci sono). C’è e si respira voglia di qualcosa di genuino e di veramente nuovo!”. (Massimo)

 

“Acqua ai mulini se ne porta solo se questi poi girano per produrre energia per tutti, non solo per il padrone…”. (Letizia)

 

“Se i credenti ed i laici del PD non ripartono dal valore fondamentale comune che obiettivo politico del partito deve essere l’attenzione agli ultimi ,facendo migliorare le cui sorti si fa crescere l’intero Paese, viene meno l’originalità di questa scelta politica ed il partito può sciogliersi”. (Tillo)

 

“Non è questo il tempo della compattezza e lo si vede in ogni settore sociale, persino commerciale e industriale… non parliamo poi di quello culturale!! I sindacati non riescono ad unirsi nella difesa dei lavoratori; i partiti al loro interno hanno vere e proprie tempeste ( molto più che correnti); la confindustria litiga al suo interno (non ce ne può… importare di meno, ma è un segno… ecc…).

Non esiste più l’ideologia pura che ammantava di omnicomprensività ogni cosa,  né tanto meno un pensiero unico che accomuni per settori o macro gruppi i cittadini!! Dunque??
Questo è il tempo dove, al di là delle idee, la qualità principale è capire le tendenze, pensare molto e comunicare; cercare di frenare una voglia smisurata all’individualismo e alla forza disperdente di questo big bang politico-sociale.  Chi fa politica oggi non può chiedere ad essa la compattezza di un tempo… ma può solo sperare nel confronto,  lavorare perché questo tempo porti sempre più a nuove idee di unione e progresso  che ora sono in fermentazione ed evoluzione e ancora non si vedono. Il partito non vede e provvede più, dobbiamo farlo da noi, la fase storica è questa.
Alla consigliera dico che è un periodo di passaggio e come tutti i periodi così,  chi più fa più sbaglia; ma se non ci fossero le persone che fanno e sbagliano saremmo tutti catatonici fermi alla fermata dell’autobus… mentre varie persone perdono il lavoro, rimangono chiuse a casa con la loro disabilità o si ammalano dei tanti mali portati dal cosiddetto progresso industriale e dall’inquinamento globale!!”  
(Valerio)