Se ne fa un altro
Se dovessi indicare il tema dominante del pontificato di papa Francesco indicherei senza dubbio quello delle migrazioni. Non credo affatto che la sua insistenza su questo argomento dipendesse solo da una sua sensibilità “autobiografica” (figlio di migranti) o da una particolare compassione per le sofferenze e le emarginazioni che queste persone devono affrontare: penso piuttosto che papa Francesco abbia colto la prepotente centralità del tema nell’attuale contesto storico mondiale. Aveva capito che le migrazioni non sono solo un tema fra gli altri, ma un fenomeno che -diversamente declinato- incrocia le variabili della natalità, della demografia, dell’ambiente e della distribuzione del lavoro nelle diverse aree geografiche. Una vera sfida per il futuro per l’umanità, un fenomeno complesso da governare con saggezza e politiche equilibrate, non certo cavalcando la paura dell’immigrato come carta elettorale vincente buona per tutte le stagioni e per tutte le latitudini. (...)
Non ci sono dubbi che morto un papa se ne fa un altro e -come già accaduto 266 volte- sarà così anche questa volta. Tutti i papi sanno di essere stati eletti per guidare la chiesa, tuttavia ogni papa è diverso e nessuno è mai stato la copia del precedente o di qualcun altro. A [...]