<<“In casi come questi –disse il notista principe della rete- è assolutamente necessario fare ricorso alla freddezza della ragione senza lasciarsi sopraffare dalla istintività dei sentimenti. Bisogna riflettere su un fatto elementare: la nostra civiltà cristiana non può essere snaturata da orde incontrollate di disperati e di delinquenti che quotidianamente sbarcano sulle nostre coste. Questa gente rappresenta un autentico pericolo per noi, per l’Italia, per tutto il mondo occidentale. La legge Cozzi-Pini, recentemente approvata dal nostro governo, è, checché ne dica l’opposizione, l’unico, vero baluardo all’invasione. (…) La legge Cozzi-Pini sta dimostrando di funzionare egregiamente e se gli immigrati muoiono è proprio perché la legge fornisce gli strumenti per perseguire gli scafisti che, in caso di difficoltà, non si fanno scrupoli di buttare a mare i disperati per non rischiare di essere arrestati…”.
Montalbano, di scatto, si susì e cangiò canale, più che arraggiato, avvilito da quella presuntuosa stupidità. Si illudevano di fermare una migrazione epocale con provvedimenti di polizia e decreti legge. (…) Ecco: quella gente che arrivava da tutte le parti più povere e devastate del mondo aveva in sé tanta forza, tanta disperazione da far girare i cardini della storia in senso contrario.
Con buona pace di Cozzi, Pini e soci.>>

(A.Camilleri, Il giro di boa, Sellerio 2003 p. 65-66)