Il giorno 27 novembre 2013, alle ore 17,43, il senato della Repubblica Italiana depone Silvio Berlusconi.

Il popolo italiano – diviso tra soddisfatti, preoccupati e arrabbiati – accoglie la decisione. Venti anni prima lo stesso popolo aveva accettato – sempre diviso tra soddisfatti, preoccupati e arrabbiati – che un certo Silvio Berlusconi cominciasse a governare con la promessa di cambiare (in meglio) l’Italia.

Per venti anni, con brevi interruzioni, un leader populista, potentissimo e dispotico ha governato il paese. Ora è stato rimandato a casa con gli strumenti della democrazia, senza lacerazioni e violenze.

In Italia, con una costituzione scritta dopo le ferite della guerra, la democrazia tiene.

La democrazia è un grande e importante contenitore. Ma un contenitore di cosa? Durante questi ultimi venti anni il contenitore si è svuotato dei contenuti e di (quasi) tutti valori condivisi: è questa la fragilità del nostro paese.

Non basta certo ritoccare il contenitore (nuova legge elettorale, riforma della magistratura, …) per cambiare senso alla marcia. Pensiamo solo alla legge elettorale: sembra che basti scegliere direttamente i candidati alla camera per guarire magicamente la politica. Ma siamo sicuri che si sia scelto il meglio nella votazione per i consiglieri comunali, regionali o parlamentari europei, quando si è avuto la possibilità di esprimere le preferenze?

Per rimettere in sesto il Paese il percorso è senz’altro più lungo è faticoso: ricostruire le coscienze.

PS. Ecco perché non mi conquistano le affascinanti illusioni renziane. Preferisco il più faticoso, grigio, anche rischioso, percorso che propone Cuperlo.

________________

SEGNALIAMO…

Venerdì 13 dicembre, ore 21, Festa di Natale 2013 di Spes contra spem.

Serata di solidarietà. Il ricavato dell’iniziativa contribuirà alla gestione delle case famiglia Casablu e Casa Salvatore.

Teatro Viganò, piazza Fradeletto, 17 – Roma.

Ingresso a offerta libera, apertura al pubblico dalle ore 20.30.

Info: 06 93938727 – www.spescontraspem.it

 

Buona settimana.

Amedeo Piva