Un mio amico, che negli ultimi due anni è stato all’estero e non ha seguito le vicende italiane, è tornato qualche settimana fa e dopo aver dato un’occhiata ai giornali mi ha telefonato:

–      Sei sicuro che sono passati due anni?

–      Perché me lo chiedi?

–      Perché due anni fa, quando sono partito, le questioni aperte erano: le vicende giudiziarie di Berlusconi, le misure per fronteggiare la crisi, il rischio che il governo cadesse, le primarie del PD che era spaccato, il dopo Napolitano…

–      Beh, sì, ma poi abbiamo avuto il governo Monti…

–      Appunto, avete avuto un governo tecnico per oltre un anno, siete andati a votare, avete eletto un nuovo parlamento, formato un altro governo, avete cambiato anche il papa… e quali sono oggi le questioni aperte? Le vicende giudiziarie di Berlusconi, le misure per fronteggiare la crisi, il rischio che il governo cada, le primarie del PD e Napolitano è ancora lì… comincio a pensare di avere le allucinazioni !

–      Hai ragione, ma la situazione è complessa…

–      Anche questo si diceva due anni fa.

–      Ci sono certamente delle analogie…

–      Qualcosa di più, direi, una specie di coazione a ripetere… ho il  dubbio che non si tratti solo di casualità e somiglianze, ma di un vizio più profondo. Più che un viaggio nel tempo mi ricorda la giostra dei giardinetti: i cavalli sembrano rincorrersi, la velocità sembra aumentare, i bambini si entusiasmano, gridano, la musica suona… ma non è vero niente, i cavalli non possono raggiungersi, la velocità è solo rotazione, la musica è sempre la stessa… cambiano solo i bambini (almeno spero…)

–      Che pensi di fare?

–      Io riparto il mese prossimo e torno fra un anno. Ti prego: fammi trovare giornali che dicano cose nuove.

–      Tipo?

–      Tipo che finalmente c’è un governo che possa pensare a governare senza doversi legittimare ogni momento, tipo che le cose da fare siano più importanti di chi le fa, tipo che non si parli più di Berlusconi, tipo che sia chiaro dove stiamo andando e non solo dove diciamo di voler andare, tipo che i risultati siano misurabili…

–      Va bene. Faremo il possibile. Magari non tornare il prossimo anno, resta fuori un po’ di più…