Quando tutto sembra essere contro, ricorda che l’aereo decolla contro vento, non con il vento in coda.” (Henry Ford).

Poco più di cento anni fa nel 1909 il manifesto dei futuristi di Filippo Tommaso Marinetti esaltava la bellezza nuova della velocità venuta ad arricchire la magnificenza del mondo.

La politica oggi accoglie questo assunto e nel nome del cambiamento ha fatto di rapidità, movimento, accelerazioni gli elementi per battere stagnazione, paludi e burocrazia.

Basta far presto per fare bene? Non rischiamo, ad esempio, di dare al Paese una legge elettorale peggiore di quella attuale.

La comunicazione politica, fra talk show e social network, vive una fase di grande popolarità, ma di scarsa capacità di affermare contenuti privilegiando invece battute e annunci. I leader dei maggiori partiti o movimenti, per vari motivi tutti fuori dal parlamento, parlano direttamente al popolo ed il dissenso, visto come elemento di disturbo, è gestito con epurazioni e disprezzo. I partiti inoltre hanno perso credibilità e ruolo. Pensiamo debbano essere buttati o proviamo a immaginare modelli diversi? Da ultimo in politica sembrano persi valori come lealtà, correttezza, onestà, serietà. E se per arrivare si rende necessario calpestare avversari e amici, nessun problema.

Questo è il vento che tira. Ed è un vento che non ci piace. È per questo che abbiamo pensato di fare qualcosa, per tornare a privilegiare la sostanza, ma anche l’etica, la responsabilità e la competenza. Vorremmo tornare a sentirci “comunità politica” e non spettatori e tifosi. Ci proviamo?

Con  Pier Paolo Tognocchi e gli amici di Firenze, Bologna, Milano, Venezia… ti aspettiamo a Firenze il 12 aprile per #CONTROVENTO, perché le buone idee decollano nei momenti difficili.

Buona settimana.

Amedeo Piva