Ovvero i grandi (in)successi del terrore semantico. Questa volta tocca a Poste Italiane

Sei mesi fa mi hanno svuotato on line la Postepay (320 euro). Ho fatto la denuncia ai carabinieri e il “Reclamo per disconoscimento operazioni di pagamento” alle poste.

Ho aspettato pazientemente sei mesi che le poste si decidessero a rendermi i soldi che avevo depositato su un loro strumento (la Postepay) fidandomi della loro capacità di non farseli fregare.

Oggi, dopo sei mesi, ricevo una brillante lettera delle poste: “Gentile cliente, facciamo riferimento al suo reclamo in oggetto, al fine di comunicarle che la posizione è stata presa in carico dalle competenti strutture, affinché vengano effettuate le dovute verifiche, volte all’analisi della specifica fattispecie. All’esito delle suddette attività, le invieremo le determinazioni assunte da poste italiane spa”.

Ma che lingua è? Vi fate fregare i miei soldi e dopo sei mesi avviate “le analisi della specifica fattispecie”? Ci sono voluti sei mesi perché “la posizione fosse presa in carico dalle competenti strutture”? E intanto cosa avete fatto? Quanto devo ancora aspettare perché mi siano inviate “le determinazioni assunte da Poste italiane spa”? …io non voglio “le determinazioni assunte”, voglio un bonifico con i soldi e una riga che dica “ci scusi perché non siamo stati capaci di custodirli”. Magari in italiano e non in “postese”!