Tre consigli ai contendenti alle primarie.

1. Ormai abbiamo capito che il principio “Natura non facit saltus” non si applica solo alla biologia. Io temo molto da coloro che promettono la rivoluzione a ogni passo. E quando qualcuno strappa – si sa – poi si perde tempo nel rattoppo.

L’importante non è “saltare” come ossessi, ma trovare la giusta direzione di marcia (LINK). E poi accelerare…

2. Ma è davvero importante cambiare “comunque”? Mi ricorda molto lo “spirito del progressismo adolescente” di cui ha parlato Papa Francesco. Un rischio che esiste anche nella vita politica: non è certo scontato che cambiare equivalga sempre a migliorare.

Ne abbiamo già viste di tutti i colori. Bisogna evitare che l’imperativo generico del “cambiare!” diventi l’alibi alla incapacità di indicare i singoli e concreti cambiamenti di cui abbiamo bisogno.

3. E se il vero “salto” da compiere fosse meno rumoroso e mediatico di quello non ben identificato di cui si parla? Se il segreto della sua efficacia fosse nel vecchio principio «mutuam amplecteremur in necessariis unitatem; in dubiis libertatem; in omnibus caritatem» di Marco Antonio de Dominis (1560-1624): «abbracceremmo la reciproca unità di opinione nelle situazioni critiche, l’autonomia in quelle dubbie, in tutte le situazioni benevolenza»?

Che dite, se lo ricordassimo ai politici ci prenderebbero sul serio o per alieni?

Noi il nostro piccolo contributo abbiamo tentato di darlo anche mercoledì scorso nella conversazione con Gianni Gennari sulla ricerca di un’idea che aggreghi nel ripensare la cultura politica di sinistra (LINK). Tenendo insieme la solidità e ricchezza delle radici storiche e politiche personali – senza indulgenze nostalgiche – con la grande incertezza del discorso politico attuale.

Non è stato difficile riconoscerci tutti nel pieno di una stagione dominata dalla “confusione”, meno facile trovare il modo per uscirne.

Un cammino in salita che abbiamo cominciato e che vogliamo percorrere insieme, senza “salti”, ma con concretezza e trasparenza.

Buona settimana.

Amedeo Piva