La strage sulla spiaggia di Sousse ha aumentato la nostra paura dell’ISIS; finché decapitano la gente in Iraq possiamo scandalizzarci a buon mercato, ma su quei lettini in spiaggia potevamo esserci noi! Dicono i testimoni che non sparavano a caso: cercavano proprio gli europei, i turisti, insomma noi…

E se invece di prendercela con i poveri cristi che scappano dalla Siria, di tagliargli ogni via di uscita e di considerarli una minaccia per il nostro futuro dedicassimo idee, testa e soldi a fermare l’ISIS che oltretutto della loro esigenza di fuggire è in gran misura la causa?

Ha davvero senso spendere importi a 8 cifre per l’operazione EuNavFor-Med per “sradicare il trasporto illegale dei migranti che dalla Libia vogliono raggiungere l’Europa” fingendo che il problema sia il trasporto e non le persone che chiedono di essere trasportate? Sarebbe come credere che basti chiudere gli ospedali per non ammalarci più!

E una volta eliminato il “trasporto illegale dei migranti” dove crediamo che vadano tutti quei disperati che hanno raggiunto la Libia? Pensiamo che tornino serenamente in Siria nelle fauci dell’ISIS, o in Eritrea da Isaias Afewerki o in Nigeria dai simpatici Boko Haram a spiegare che c’è stato un equivoco? Siamo davvero bravi a confondere l’effetto con la causa e spacciare espedienti da illusionisti per soluzioni dei problemi!

Quali serie azioni l’Europa ha avviato o sostenuto per trovare assetti politici in Siria che isolino l’ISIS e costringano Assad a trattare soluzioni più avanzate del semplice ripristino del suo potere assoluto? Sappiamo solo contare i morti e i profughi? Perché non usare la decisione e la forza per costringere le fazioni libiche in guerra civile ad alzarsi dal tavolo delle trattative con una soluzione negoziata di cui farci garanti? Certo è più facile bombardare gli scafisti…

Insomma, decidiamo una buona volta chi è il nemico! E’ il profugo che sbarca o l’ISIS che spara?  E’ la dittatura in Eritrea che genera i profughi o lo scafista che lucra sulla loro fuga? Visto che abbiamo così bisogno di alimentare la nostra paura (e c’è chi ne ha fatto un mestiere!) almeno scegliamoci di chi avere paura! A Bruxelles hanno litigato giornate e nottate su come “ripartire” 40mila profughi… lo 0,008 per cento della popolazione europea! Come discutere su come sistemare 8 persone in uno stadio di 100mila posti!

Ma forse hanno solo fretta di decidere qualcosa e andarsene al mare… (in Tunisia faranno prezzi disperati).