Caro Amedeo,

stamane di buon’ora, in anticipo sul solito orario, è arrivata la tua Newsletter (LINK) e te ne vorrei fare un breve commento: 500 contatti a settimana per 52 settimane fanno 26.000 contatti all’anno. Assolutamente non pochi; direi anzi molti e giustamente te ne mostri soddisfatto!

Alle tue ragioni di soddisfazione, che affondano le loro radici nella tua instancabile e tenace sollecitudine civile, vorrei provare ad aggiungerne una io, in un’ottica meno impegnata (anzi direi: fieramente disimpegnata) ma sempre curiosa di considerare i comportamenti di questa complessa umanità che ci circonda (e di cui facciamo parte).

Il fatto che almeno 500 persone a settimana sfoglino una piccola Newsletter, appassionata, riflessiva e garbata, e prendano parte attiva o passiva alle discussioni che tramite essa attivi mi sembra una gran bella cosa, perché dimostra che non tutto è perduto, come tanto spesso sono portato a pensare guardando alla volgarità, alla beceraggine, alla sommarietà dei giudizi, alla grossolanità dei “pensieri” che circolano su questo strano strumento che chiamiamo rete.

Come sai, anch’io mi diletto di cercare nel silenzio delle intelligenze un piccolo spazio per quelle che io chiamo le conversazioni asincrone (cioè: io scrivo quando posso, tu leggi se e quando vuoi e rispondi se e quando ne hai tempo, per mantenere un filo aperto alla ecologia  della convivenza) e fra mail, commenti attorno alla pizza della domenica e commenti postati, raccolgo sempre contributi intelligenti e graditi (uno solo, anonimo, sul mio piccolo blog (LINK), ha risposto con una volgarità inadeguata al tono delle nostre conversazioni).

Ecco, mantenere in vita l’intelligenza e la passione per lo scambio di idee mi pare già un grande risultato; e la tua Newsletter lo fa meritoriamente, su una scala dimensionale non piccola, con un ritmo cadenzato sulla realtà che ci scorre d’attorno e della quale, altrimenti, non avremmo ragione per essere soddisfatti.

La rete, dicevo prima, è uno strano strumento: è destinato a trattenere i pesci e lasciar scivolare via le scorie che giacciono sui fondi fangosi. La tua rete trattiene solo pesci, piccoli, medi, talora grandi. Seguita a lanciarla con fiducia, sia a destra che a sinistra della barca, perchè – dicono – il pesce contiene fosforo e il fosforo fa bene al cervello.